lunedì 23 luglio 2012

Salsa,integrale, di pomodoro


Intero, con buccia e semi compresi, e cotto: così va portato in tavola il pomodoro . Da tempo il re della cucina mediterranea è studiato per le sue proprietà anticancro, soprattutto per uno dei suoi componenti, il licopene  che aiuterebbe a regolarizzare l'attività del fegato.
aiuta a contrastare l'invecchiamento cellulare e a rinforzare le ossa,a smaltire i grassi nel sangue,più pomodoro=meno rischio cardiovascolare.

Uno studio italiano,inoltre, sostiene che il pomodoro nella sua interezza sia molto più efficace dei singoli micronutrienti nella prevenzione del tumore della prostata.

1 kg Pomodoro da sugo
2 cipolle bianche
  basilico
  sale
  zucchero
Per fare un ottimo sugo sarebbe preferibile usare pomodori seccagni,cioè quelle varietà di pomodoro,tipo costoluto come il marmande o gli ecotipi locali tipo il genovese,il fiorentino,il corleonese...ecc,per la cui coltivazione viene usata pochissima acqua,con indubbi vantaggi poi,per la resa e per il gusto.
Prendete i pomodori, e controllateli uno ad uno, eliminando quelli guasti, macchiati o ammaccati.
Eliminate i piccioli e lavateli molto bene.
Tagliate in due metà ogni pomodoro, levate, su ognuna di esse la parte verde del picciolo  e poneteli poi in una capiente pentola d'acciaio,sbucciate  e tagliate a pezzi grossolani le cipolle,sminuzzate il basilico ed aggiungeteli al pomodoro, mettete la pentola sul fuoco ,dolce, semicoperta dal coperchio, e lasciate cuocere  pomodori, cipolle e basilico, girandoli di tanto in tanto, finchè i pomodori si saranno afflosciati e spappolati ed avranno rilasciato l'acqua di coltura che a questo punto elimineremo scolandola con  uno scolapasta,dopodichè rimetteremo il tutto nella pentola aggiusteremo di sale, aggiungendo qualche cucchiaino di zucchero per correggere l'acidità.Con l'aiuto un frullatore ad immersione otteremo ,così,la nostra salsa integrale,ricca di licopene,che vi ricordo è contenuto nei semi e nella buccia del pomodoro,oltretutto,come avete notato non abbiamo aggiunto olio ne altri grassi alla cottura,con i vantaggi che vi sono evidenti.
Se il sugo vi sembra avere la densità giusta,avete finito , se no fatelo addensare,ancora, sul fuoco fino all'ottenimento della consistenza desiderata .





Il pomodoro è nativo della zona del centro-Sud America e della parte meridionale del Nord America, zona compresa oggi tra i paesi del Messico e Perù. Gli aztechi lo chiamarono xitomatl, il termine tomatl indicava vari frutti simili fra loro, in genere sugosi. La salsa di pomodoro divenne parte integrante della cucina azteca.

E' il 1540 la data del suo arrivo in Europa, quando Hernán Cortés rientrò in patria e ne portò gli esemplari; ma non fu coltivata nè diffusa fino alla seconda metà del XVII secolo.
Arriva in Italia nel 1596 ma solo più tardi, trovando condizioni climatiche favorevoli nel sud del paese, si ha il viraggio del suo colore dall'originario e caratteristico colore oro, che diede appunto il nome alla pianta, all'attuale rosso, grazie a selezioni e innesti successivi.
All'inizio del 1600, dopo quasi un secolo dalla sua scoperta, il pomodoro non era ancora riconosciuto come un vegetale commestibile, vi era la convinzione che fosse velenoso, come altre solanacee, quali la mandragola e la belladonna. Ebbero inizio gli assaggi del pomodoro sotto controllo medico.
L’Italia fece eccezione, infatti già alla fine del Cinquecento si consumavano pomodori fritti in olio con sale, con un secolo d'anticipo rispetto all'Europa continentale.
Alla fine del Seicento, nell'area napoletana, si diffusero le prime ricette a base di pomodoro, che continuò ad essere ignorato dai maggiori cuochi.
Soltanto alla fine del Settecento la coltivazione a scopo alimentare del pomodoro conobbe un forte impulso in Europa, principalmente in Francia e in Italia meridionale.

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